“ …Il Signore si mosse a pietà di lei e le disse: Non piangere più
Ogni volta che leggo questo brano di Vangelo ricevo un’impressione veramente enorme.

Gesù, uomo tra gli uomini, è stato capace di una tale compassione e comprensione nei riguardi dei sofferenti! Noi a maggior ragione dobbiamo avvicinarci in ogni momento a questi sofferenti, aiutarli, condividere le loro sofferenze, avere un profondo e sincero rispetto e interessamento per loro, come persone, essere attente alla loro sofferenza.

A volte occorre veramente solo attenzione e amore: una ragazza di buona famiglia, quando sua madre morì per una grave malattia, poiché il padre era indebitato fino al collo, stava per essere spinta sull’orlo del baratro; essendo venuta a sapere della sua situazione mi sono mossa e alla fine tutto è andato bene. Adesso è una brava madre di tre bambini.

Interessarci agli anziani, agli handicappati, a persone che per vivere sono in difficoltà, significa veramente vivere la nostra consacrazione; noi dobbiamo in ogni momento impegnarci con gioia, offrire a Dio e ai sofferenti il nostro amore, e fare in modo che essi sentano di poter trovare speranza e sostegno…”

Elena S. MdITratto da InsiemEnsamble n. 1 – 1985 – Voce delle M.d.I di tutto il mondo – Numero monografico dedicato alla MISSIONE