ISTITUTO SECOLARE MISSIONARIE DEGLI INFERMI
CRISTO SPERANZA

F.A.Q.

La Chiesa riconosce come “vita consacrata” l’impegno a vivere alla sequela di Cristo, amato sopra ogni cosa, attraverso la professione dei consigli evangelici di castità, povertà ed obbedienza.

La vita consacrata si esprime principalmente in due forme: gli Istituti religiosi che sottolineano la vita comunitaria e l’impegno diretto nelle attività ecclesiali e gli Istituti secolari che richiedono invece una vita laicale, pienamente inserita nel mondo.

E’ un istituto di vita consacrata i cui membri vivono la sequela a Cristo rimanendo immersi nelle realtà del mondo.
Gli Istituti secolari sono stati approvati dalla Chiesa nel 1947 con la Costituzione Apostolica “Provida Mater Ecclesia” di Pio XII.

I carismi sono doni che provengono dallo Spirito e servono per la crescita dell’intera comunità cristiana.Ogni Istituto di vita consacrata ha un proprio carisma che viene incarnato nella storia attraverso il vissuto dei singoli membri.
Il carisma dell’Istituto Missionarie degli Infermi Cristo Speranza affonda le sue radici in Cristo, speranza degli uomini e si realizza mediante la sequela a Cristo vissuta nel mondo e la missione tra chi soffre.
Per i membri dell’Istituto Secolare Missionarie degli Infermi Cristo Speranza la missione si concretizza, ispirandosi allo spirito di carità e di misericordia di S. Camillo de Lellis, nell’azione e nell’offerta della vita intera a servizio dei sofferenti.

L’Istituto è stato fondato da Germana Sommaruga, nata a Cagliari il 25 maggio 1914
e morta a Capriate (BG) il 4 ottobre 1995.
Nel 1935 Germana inizia il noviziato tra le Figlie di San Camillo a Roma, ma il 6 gennaio 1936 decide di tornare nel mondo e dare vita a una comunità di laiche consacrate secondo lo spirito di san Camillo.
Germana si laurea all’Università Cattolica di Milano discutendo una tesi sull’opera di S. Camillo nell’assistenza agli infermi.
Per tutta la sua vita Germana ha svolto la professione di insegnante di scuola media.

L’Istituto ha avuto il primo riconoscimento come Istituto di diritto diocesano il 25 marzo 1948 e nel 1953 , da Giovanni XXIII riceve l’approvazione come Istituto di diritto pontificio.

I membri dell’Istituto sono le Missionarie degli Infermi, chiamate a realizzare il carisma assumendo i vincoli che la Costituzione propone e vivendo in comunione fraterna.
Tra le Missionarie possono essere accettate le nubili e le vedove.

E’ il documento, approvato dalla Chiesa, che custodisce ed esprime il carisma dell’Istituto. La Costituzione è anche il principale vincolo di comunione tra i membri, che sono chiamati a vivere in fedeltà, in ogni epoca della storia, il carisma delle origini.
Non tutte le Missionarie degli Infermi svolgono professioni sanitarie; tutte però, secondo le attitudini e le possibilità personali, sono chiamate ad essere in costante ascolto e a farsi carico delle tante sofferenze degli uomini con cui condividono i loro percorsi di vita.

L’Istituto può associare a sé altri fedeli che, chiamati da Dio nel proprio stato di vita, condividono la spiritualità dell’Istituto e la sua missione. Attualmente fra gli Associati all’Istituto abbiamo:
– le Collaboratrici Cristo Speranza che possono essere donne coniugate, nubili o vedove
– le Comunità Familiari Cristo Speranza unite dal sacramento del matrimonio e arricchite dall’esperienza della vita familiare.

L’Istituto è presente:
In Europa: in Francia, Germania, Italia, Polonia.
In America Latina: in Brasile, Argentina, Perù , Colombia, Cile
In Africa: in Madagascar, Cameroun, Burkina Faso, Benin
In Asia: in VietNam e a Taiwan.

Si possono trovare riferimenti agli Istituti Secolari in vari testi/documenti della Chiesa fra cui:
– Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC): vedi artt. 914-916 e 928-929
– il Codice di Diritto Canonico (CIC): vedi i canoni dal 573 al 606 e dal 710 al 730

Nei discorsi dei Papi vedi:

Paolo V

Giovanni Paolo II

Francesco I