Ma chi è l’uomo?
Un salmo (il n. 8) pone a Dio questa domanda:
“Che cos’è l’uomo perchè te ne ricordi,
e il figlio dell’uomo perchè te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
l’hai coronato di gloria e d’onore,
gli hai dato potere sull’opera delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi”
L’uomo, un mistero di grandezza agli occhi di Dio. “Tutto ciò che esiste sulla terra deve essere riferito all’uomo come a suo centro e suo vertice”, troviamo in un documento del Concilio Vaticano II (Gaudium et Spes). E’ vero.
E’ vero. Ma quanto spesso l’uomo è anche un misero di povertà, di piccolezza, di fragilità! Se ne avvede chiunque è chiamato ad avvicinare l’uomo in stato di malattia, di vecchiaia, di sofferenza. Non è sempre facile vederlo fatto “a immagine e somiglianza di dio”!(ge, 1, 26) infelice, esasperato, amaro.
Noi non possiamo che stimare l’uomo, chiunque esso sia. Noi non guardiamo a nessuno come a uno sconosciuto, a uno indegno di stima e di fiducia: il dono gratuito della nostra assistenza e del servizio è soprattutto per chi ha più bisogno, perchè nasca il sole dove maggiori sono le tenebre.
Tratto da “Brevi articoli di Germana Sommaruga sulla Speranza rivolti a chi assiste i sofferenti” – Biblioteca dell’Associazione “Amici Insieme con Germana”