“Penso molto ai primi tempi dell’Istituto e ringrazio sempre il Signore di quanto bene ricevuto.
E’ stato ed è ancora ma mia vita, mi sento tanto nella nostra Famiglietta, ricordo la nostra cara Emilia (“la prima figlia”) che ci portava in braccio, ci riuniva e ci istruiva, specialmente me che, essendo stata da bambina sempre molto debole, non avevo potuto frequentare la scuola.
A volte andavo da Germana quando mi chiamava.
Ho tanti ricordi anche del periodo degli allarmi in tempo di guerra, non si mancava di andare a S. Camillo, perché la ci lasciavano tenere le nostre adunanze.
Allora non avevo 85 anni, ma questi ricordi mi ringiovaniscono.
Il biglietto di rallegramenti di una Missionaria degli Infermi della prima ora alla nuova Generale dell’Istituto – 1990